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VENEZIA, AL VIA UN PROGETTO DI CO-WORKING DIFFUSO

Aggiornamento: 21 dic 2023

La start-up Greenereu lancia la Venice Smart Card

Hotel, caffè e luoghi culturali diventano spazi per lavorare da remoto


Venezia, dicembre 2023 - Creare a Venezia una rete di spazi di co-working in grado di accogliere i tanti liberi professionisti, imprenditori e cosiddetti "Smart-Workers", che hanno scelto la città lagunare per vivere e lavorare da remoto.

E’ l’idea della start-up Greenereu e della sua fondatrice Isabella Mavellia, che ha presentato ufficialmente nei giorni scorsi l’iniziativa con un evento presso l’Hotel Nuovo Teson a Castello, una delle prime strutture ad aver aderito al network.

 

Il progetto si sviluppa attraverso la nascita di una nuova carta fedeltà, la Venice Smart Card, che consente di accedere ad una rete convenzionata di luoghi quali alberghi, caffè, sedi di associazioni o fondazioni in centro storico, nei quali i “lavoratori del nuovo millennio” possano trovare tutto ciò di cui hanno bisogno per svolgere un’attività professionale. A breve inizierà una campagna di acquisizione di strutture alberghiere.

 

“Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente, grazie alla diffusione delle nuove tecnologie e alle rinnovate esigenze di flessibilità e di migliore equilibrio vita/lavoro – sottolinea Mavellia, originaria di Berlino ma domiciliata in città da molti anni, già protagonista di iniziative imprenditoriali e associative come Venywhere, Venice Urban Lab e FairVenice.com. “In questi anni mi sono resa conto che molte persone sono giunte a Venezia anche dall’estero, scegliendo di vivere qui e lavorando da remoto, specialmente nei settori della tecnologia, innovazione e sostenibilità. Tuttavia, manca uno spazio di co-working adatto a soddisfare le esigenze di tutti e capace di aggregare le persone in un unico polo: ecco dunque l’idea di dare vita ad una sorta di ufficio diffuso, una rete di luoghi di diversa natura, accomunati però dalla disponibilità ad ospitare gli smart workers fornendo servizi di alto livello. Si tratta di spazi accoglienti e attrezzati, adatti a persone che cercano nuovi punti di riferimento in città".

 

Attualmente fanno parte della rete più di dieci strutture, distribuite nei vari sestieri della città, ma la lista è destinata a crescere nei prossimi mesi: “Siamo già in trattativa con moltissimi hotel, musei e altri luoghi – aggiunge Mavellia. “Sto trovando grande disponibilità al dialogo e un interesse ad aprirsi a nuove opportunità. Ma soprattutto, vorrei dire con orgoglio che questo progetto nasce dalla voglia di dimostrare che Venezia è una città viva, che vuole diventare capofila di un nuovo modello di vita, un esempio di sostenibilità e innovazione a livello globale. Così come io ho scelto Venezia, lo stanno facendo e lo faranno ancora in molti, da ogni parte del mondo, e anche questa è una grande opportunità, in un momento in cui il tema della residenzialità è al centro del dibattito cittadino”.

 

Tutte le informazioni per acquistare la Venice Smart Card e su come aderire al progetto sono reperibili su www.greenereu.com/it e nei canali social ufficiali, dove sono descritti anche gli altri progetti da poco lanciati dalla start-up come le SMAPS (itinerari culturali per la promozione dell'Artigianato veneziano dedicati a singoli temi come il profumo, la storia del tessile o il vetro) disponibili sia in digitale online sia in formato cartaceo (stampate su carta alga riciclata dalle alghe della Laguna di Venezia) in vendita anche nei bookshop dei Musei Civici (Museo Fortuny - SMAP del Tessile, Museo del Vetro a Murano, Itinerario del Profumo al Museo Mocenico).

 

 

Per informazioni

Seguiteci sui social:

@greenereu

@smaps1001




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